2025-04 - Chants rencontre avec Anna Andreotti à Saint-Pierre la Mer

  1. Caserio
  2. Combattete lavoratori
  3. E la mi mamma
  4. Festa d’Aprile
  5. La bella Irene
  6. La notte è bella
  7. Noi vogliamo l'uguaglianza
Organisation : En Compagnie de Zoé

CASERIO
texte : Pietro Gori - Ecouter : Sandra Mantovani

Lavoratori a voi diretto è il canto
Di questa mia canzon che sa di pianto
E che ricorda un baldo giovin forte
Che per amor di voi sfidò la morte.

A te Caserio ardea nella pupilla
De le vendette umane la scintilla
Ed alla plebe che lavora e geme
Donasti ogni tuo affetto e ogni tua speme.

Eri nello splendore della vita
E non vedesti che notte infinita
La notte dei dolori e della fame
Che incombe sull'immenso uman carname.

E ti levasti tu in atto di dolore
Di ignoti strazi altiero vendicatore
E t'avventasti tu 'si buono e mite
A scuoter l'alme schiave ed avvilite.

Tremarono i potenti all'atto fiero
E nuove insidie tesero al pensiero
Ma il popolo a cui l'anima donasti
Non ti comprese eppur tu non piegasti.

E i tuoi vent'anni una feral mattina
Donasti al mondo dalla ghigliottina
Al mondo vil la tua grand'alma pia
Alto gridando viva l'Anarchia.

Ma il dì s'appressa o bel ghigliottinato
Che il nome tuo verrà purificato
Quando sacre saran le vite umane
E diritto d'ognun la scienza e il pane.

Dormi Caserio entro la fredda terra
Donde ruggire udrai la final guerra
La gran battaglia contro gli oppressori
La pugna tra sfruttati e sfruttatori.

Voi che la vita e l'avvenir fatale
Offriste su l'altar dell'ideale
O falangi di morti sul lavoro
Vittime dell'altrui ozio e dell'oro.

Martiri ignoti o schiera benedetta
Già spunta il giorno della gran vendetta
De la giustizia già si leva il sole
Il popolo tiranni più non vuole.


COMBATTETE LAVORATORI
In “Le ciminiere non fanno più fumo - Canti e memorie degli operai torinesi”, a cura di Emilio Jona, Sergio Liberovici, Franco Castelli, Alberto Lovatto, Donzelli 2008.

Combattete lavoratori
Che l’orario è arrivato
Alla camera fu votato
E noialtri che lo vogliam

Viva viva nostro Cantelli
Che aveva un cuore d’oro
Le otto ore di lavoro
In risaia che ci lasciò

Le otto ore di lavoro
Noi faremo solamente
Per quei poveri innocenti
Che in carcere stanno a penà
Per quei poveri innocenti
Che in carcere stanno a penà


E LA MI MAMMA
Toscana Caterina Bueno

E la mi mamma la me lo diceva
Pigliar marito non sarà mai ben
Andare a letto al lume della luna
Col piatto in grembo e il piede sulla cuna

Quando ti credi di andartene a dormire
Piglialo l’ago e metete a cucire
Quando ti credi di andartene a letto
Prendi il bambino e mettetelo al petto


FESTA D’APRILE

E' già da qualche tempo che i nostri fascisti
si fan vedere poco e sempre più tristi,
hanno capito forse, se non son proprio tonti,
che sta arrivare la resa dei conti.

Forza che è giunta l'ora, infuria la battaglia
per conquistare la pace, per liberare l'Italia;
scendiamo giù dai monti a colpi di fucile;
evviva i partigiani! è festa d'Aprile.

Nera camicia nera, che noi abbiam lavata,
non sei di marca buona, ti sei ritirata;
si sa, la moda cambia quasi ogni mese,
ora per il fascista s'addice il borghese..

Forza che è giunta l'ora, infuria la battaglia…

Quando un repubblichino omaggia un germano
alza il braccio destro al saluto romano.
ma se per caso incontra partigiani
per salutare alza entrambe le mani.

Forza che è giunta l'ora, infuria la battaglia…

In queste settimane, miei cari tedeschi
maturano le nespole persino sui peschi;
l'amato Duce e il Fuhrer ci davano per morti
ma noi partigiani siam sempre risorti.

Forza che è giunta l'ora, infuria la battaglia…


LA BELLA IRENE
Toscana - repertoire de La Leggera

Mentre la nave la navigava / x2
la bella Irene s’innamorò/ x2

Mentre l’Irene l’apparecchiava / x 2
il marinaro la rimirò /
dei sui begl’occhi s’innamorò/ x2

o marinaro cosa rimiri /x2
io rimiro la tua figliol /
se me la date sposarla vol/ x2

la mia figliola non ve la nego/ x2
basta mi giuri la fedeltà /
di star sett’anni senza toccà / x2

starò sett’anni senza toccarla/ x2
ed altri setti senza fumar/
la belle Irene voglio sposar/ x2

mentre la bella la va alla messa / x2
il marinaro la rimirò /
e via per mare se la portò / x2

e quando furono in mezzo al mare / x2
la barchetta s’arrovesciò /
la belle Irene a fondo l’andò/ x2

(e) tutti i pesci che c’è nel mare / x2
non son tutti d’un pescator /
neppur le donne di un uomo sol / x2

tutti gl’uccelli ce c’è pe’ aria /
non son tutti di un cacciator /
neppur le donne di un’uomo sol / x2


LA NOTTE E BELLA
Matteo Salvatore

Matteo SalvatoreLa notte è bella soli soli,
a sto paiese
ce sta nissuno,
ce sta nissuno.
Ce arrabbiane li jatte chi li chène,
la jatta vince,
la jatta vince.
(Ce sente da lontane lu lup’ mannare,
 pe la pavura j’ me so scandète;
 poi lu rumore
 di l’acqua di li fundène
 m’hanno fatte compagnia.) x2


NOI VOGLIAMO L’UGUAGLIANZA
Mondine di Novi

Noi vogliamo l’uguaglianza
Siam chiamate malfattore
E noi siam lavoratore
Che i padroni non vogliamo

E giù la schiavitù
Vogliam la libertà
Siamo lavoratore
Siamo lavoratore
E giù la schiavitù
Vogliam la libertà
Siamo lavoratore
Vogliam la libertà

E noi donne sventoliamo
Le bandiere insanguinate
E farem le barricate
Per la vera libertà

E giù la schiavitù…

Ancor benché siamo donne
Noi paura non abbiamo
Per amor dei nostri figlie
oi in lega ci mettiamo

E giù la schiavitù…